Cos’è il growth hacking e come può esserci utile? Un breve excursus su un campo a metà tra l’organizzazione del business e il marketing.
Se hai già sentito parlare di growth hacking, ma non hai ben compreso di cosa si tratta o non sai come potrebbe essere utile per la tua impresa, sei nel posto giusto. Nelle prossime righe cercherò di dare una definizione di questo argomento legato alla promozione del prodotto. Vedremo cosa tenere in considerazione e cosa sfruttare subito di questo nuovo approccio.
Definizione
Per definire il growth hacking bisogna iniziare dalle parole che compongono questo termine. “Growth”, crescita, che è sostanzialmente l’obiettivo di business che ci si pone di raggiungere. “Hacking”, che non ha una traduzione diretta in italiano, ma che indica la capacità di destreggiarsi con soluzioni non tradizionali per risolvere un problema in modo rapido. Assommando i due significati, il growth hacking appare come una metodologia che ha lo scopo di aiutare un business a crescere rapidamente, sfruttando tecniche poco usate e controcorrente.
Creatività e analisi
A questi due elementi, crescita e sperimentazione, si aggiunge un terzo: la misurazione. Quest’ultimo elemento trasforma questo processo in cui idee e fantasia sono determinanti, in un metodo più scientifico e attento ai risultati.
Sostanzialmente il growth hacking è un processo studiato per sperimentare e trovare soluzioni di marketing e business innovative, capaci di portare a risultati di crescita rapida in breve tempo.
Come funziona e com’è nato
La prima presentazione di questo metodo è nata nel blog dell'imprenditore americano Sean Ellis. Sean si è posto questo problema: come può un nuovo business crescere rapidamente? Quali figure possono aiutarlo?
Premesso che l’organizzazione tradizionale e che le competenze delle figure classiche possono solo parzialmente aiutare in questo processo perché divise, settoriali e portatrici di una visione limitata a causa della loro specificità, Sean ha individuato la risposta nell’identificazione di una nuova figura che faccia da ponte e in un nuovo approccio.
La figura centrale è quella del growth hacker che deve saper comprendere diverse competenze, indirizzando i vari team verso un unico obiettivo di crescita, elaborando un percorso e un processo unitario.
Metodologia
La metodologia su cui lavora il growth hacker è il funnel AARRR, un acronimo che riassume le 5 fasi di lavoro:acquisition, activation, retention, revenue, referral. Vediamole nel dettaglio.
Acquisition è come otteniamo degli utenti.
Activation è come li rendiamo attivi.
Retention è come li manteniamo attivi.
Revenue è come generiamo dei ricavi.
Referral è come otteniamo del buon passaparola.
Misurazione
A queste fasi vanno infine aggiunte le metriche di misurazione che ci permettono di valutare il risultato dei nostri sforzi e che saranno sempre presenti in tutte le fasi del processo. Di solito si lavora su una metrica a lungo termine e una o più metriche a breve termine che servono a valutare il funzionamento di ogni singola fase.
Canvas, l’elaborato
Il processo intero solitamente si riassume nello stilare un foglio di lavoro molto pratico dove saranno presenti sia le metriche di valutazione sia le azioni che elaboreremo nelle singola fasi del funnel AARRR.
un esempio di growth canvas.
Quanto può esserci utile il growth hacking e cosa tenere in considerazione?
Il growth hacking, di cui questo articolo è una breve presentazione, è una processo particolarmente funzionale dell’organizzazione del marketing e della visione di business.
Il connubio, tipicamente americano, di essere pragmatici e di guardare lontano trova in questa metodologia un’espressione completa e ci può aiutare a progettare attentamente le basi di crescita del nostro business in modo più chiaro.
Che diventi o meno parte della propria visione d’impresa, il growth hacking fa emergere quattro aspetti davvero importanti nell’idea stessa di business e che qualunque imprenditore dovrebbe tenere in considerazione.
— La centralità dell’obiettivo
— La stesura di un progetto chiaro e studiato fin dal principio
— Un’organizzazione multidisciplinare e dove le singole figure siano interconnesse
— La misurabilità che ci permette un approccio fortemente creativo e libero ma, al contempo, scientifico
Vuoi saperne di più sul growth hacking?
Ecco i testi fondamentali:
— Hacking Growth: How Today's Fastest-Growing Companies Drive Breakout Success di Sean Ellis e Morgan Brown, Currency, 2017
— Lean Analytics: Use Data to Build a Better Startup Faster di Alistair Croll e Benjamin Yoskovitz, O’Reilly, 2013